Insegnare l’empatia a scuola per crescere (adulti) felici

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È importante insegnare l’empatia a scuola per crescere (adulti) felici.
Succede troppo spesso di concentrarsi sugli atteggiamenti e sui comportamenti degli studenti “a prima vista”.

La conseguenza è trascurare tutto ciò che sta dietro a quei comportamenti, a quegli atteggiamenti, a quelle parole negative.

Succede agli insegnanti, ma succede anche a noi giornalisti, quando usiamo parole negative per descrivere azioni e comportamenti senza considerare il contesto, ciò che sta accadendo a quella persona in quello specifico momento.

In Danimarca si insegna empatia a scuola

Di recente ho letto su Morning Future che in Danimarca si insegna empatia a scuola.

Secondo il World Happiness report 2023, la Danimarca si trova in seconda posizione nella classifica dei Paesi più felici al mondo.

Le due cose sono correlate? Secondo me, sì.

Non lo dico perché sono una persona ottimista per natura, ma perché so bene, per esperienza personale, cosa significa interagire con persone empatiche.

Non a caso, una delle mie mentori è Assunta Corbo, colei che ha scritto Empatia Digitale.

Ma partiamo dall’inizio.

Che cos’è e cosa vuol dire avere empatia

Secondo l’Enciclopedia Treccani l’empatia è la

Capacità di porsi nella situazione di un’altra persona o, più esattamente, di comprendere immediatamente i processi psichici dell’altro

Questa, invece, è la definizione che ne da Assunta Corbo:

Si tratta dell’abilità di mappare il terreno emozionale e mentale delle altre persone ascoltando le parole e osservando i movimenti del corpo.
Più aspetti conosciamo di chi abbiamo di fronte e più riusciamo a entrare in empatia

Le due definizioni combaciano: l’empatia è la capacità di mettersi nei panni degli altri. 

Quali sono i 3 principi alla base dell’empatia?

Esiste una letteratura sterminata sui principi fondamentali dell’empatia, che sono:

  1. L’empatia cognitiva
  2. L’empatia emotiva
  3. La sensibilità empatica o l’empatia compassionevole.

L’empatia cognitiva

L’empatia cognitiva è la percezione dei sentimenti e dei bisogni dell’altro: si comprende appieno il punto di vista dell’altro, ma mancano il sentimento di compassione e la volontà di aiutarlo.

L’empatia emotiva

L’empatia emotiva è la sensazione di comprendere alla perfezione i sentimenti e i bisogni dell’altro e riuscire a provarli in maniera identica dentro di sé, senza per questo provare compassione avere voglia di aiutarlo.

La sensibilità empatica o empatia compassionevole

La sensibilità empatica o empatia compassionevole riunisce le percezioni dell’empatia cognitiva e di quella emotiva e, in più, contiene il desiderio di poter alleviare il suo disagio.

L’empatia aiuta a diventare adulti felici

Nelle scuole danesi si dedica un’ora alla settimana al Klassens tid, una lezione di empatia per studenti dai 6 ai 16 anni.

Durante il Klassens tid gli studenti discutono i loro problemi e l’intera classe, insieme all’insegnante, cerca di trovare una soluzione basata sull’ascolto e sulla comprensione reale.

Se non ci sono problemi di cui discutere, gli studenti trascorrono il tempo insieme rilassandosi.

Come si insegna l’empatia?

Uno dei modi in cui si insegna l’empatia in Danimarca è attraverso il lavoro di squadra, grazie al quale viene svolto il 60% dei compiti a scuola.

L’obiettivo non è eccellere sugli altri, ma avere la responsabilità di aiutare chi resta indietro.

La Danimarca è considerata uno dei migliori posti in cui lavorare in Europa anche per questo motivo.

La competizione è con se stessi, non con gli altri

Le scuole danesi non offrono premi agli studenti che eccellono nelle materie scolastiche o nello sport, per non creare competizione.

Praticano invece la cultura della motivazione al miglioramento, misurata esclusivamente in relazione a se stessi.

L’apprendimento collaborativo

C’è poi l’apprendimento collaborativo , che consiste nel mettere insieme bambini con diversi punti di forza e di debolezza in diverse materie per farli aiutare a vicenda in classe, lavorando insieme su vari progetti.

Metodo che insegna ai bambini fin da piccoli che non si può avere successo da soli e che aiutare gli altri porta a risultati migliori.

L’empatia ti regala una visione costruttiva

Oltre a tutto ciò, ritengo che praticare l’empatia nella vita e nel lavoro regali una visione costruttiva dei problemi. 

Capita spesso che, in presenza di un problema o di un errore, le persone si focalizzino sul cercare i colpevoli.

L’empatia ci aiuta a focalizzarci sulle soluzioni al problema o all’errore, senza accusare nessuno.

 

 

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